Renzo Montagnani
Allegria in Scena, Tristezza nella Vita
I film grossolani sono una scelta remunerativa, ma io uso definirmi migliore dei miei film
Renzo Montagnani
La sua popolarità è dovuta soprattutto alla partecipazione a molti film della Commedia Sexy all’italiana tra gli anni ’70 e ’80, ma analizzando attentamente la carriera si può capire che Renzo Montagnani fu un artista poliedrico e dal grande talento.
Negli anni ’50 entra in diverse compagnie teatrali, recitando in spettacoli importanti come “I sogni muoiono all’alba” di Indro Montanelli, “Il Marescalco” di Pietro Aretino, e nella commedia “Ti ho sposato per allegria” di Natalia Ginzburg, per poi affermarsi anche come attore radiofonico per la prosa e il varietà negli anni ’60.
Parallelamente alla commedia sexy, Montagnani ha l’occasione di recitare in film impegnati come “Documenti su Giuseppe Pinelli” di Elio Petri e Nelo Risi (1970), “Metello” di Mauro Bolognini (1970), “Rappresaglia” di George Pan Cosmatos (1973), “Il delitto Matteotti” di Florestano Vancini (1972) e “Dove volano i corvi d’argento” di Piero Livi (1977).
Per la televisione, impersona il leader sovietico Iosif Stalin nello sceneggiato del 1975 “La guerra al tavolo della pace”.
La partecipazione di Renzo Montagnani ai ruoli piuttosto remunerativi della commedia sexy all’italiana è dovuta soprattutto ad una triste motivazione: il figlio dell’attore era infatti gravemente malato (a causa di una lesione subita durante il parto nel 1963) e ricoverato stabilmente presso una clinica di Londra. Era per procurarsi il denaro necessario a pagargli le cure che non si faceva remore ad accettare offerte di lavoro anche al di sotto delle sue possibilità.
A tal proposito Indro Montanelli dichiarò: “Anche come attore ha sacrificato il suo talento, che era grande, accettando qualsiasi cosa. Una vita disgraziatissima, la sua, da questo punto di vista”.
