Quanto costa mantenere un sito web?
Analizziamo le spese per capire quanto può costare un sito Internet all’anno
Quanto costa mantenere un sito Web? Questa è una delle domande più ricorrenti, probabilmente seconda soltanto al quesito “quanto costa creare un sito Web?”.
Perché, se è vero che lo sviluppo di un sito Internet non è una cosa da poco e va considerata attentamente prima di procedere, anche i costi e le spese per mantenere un sito vanno analizzati con cura.
Finalmente vi siete decisi e avete fatto il grande passo: vi siete affidati ad un’agenzia di Web Marketing, ad un professionista, o addirittura vi siete cimentati voi stessi nella creazione del sito, che ha segnato l’approdo o il ritorno della vostra attività sul Web.
Ma dopo l’investimento iniziale, che spesso può rivelarsi più oneroso del previsto, cominciano a sorgere dubbi e ragionamenti su quanto si debba spendere per mantenere il sito attivo, funzionante ed efficiente.
Non avete idea di quante aziende lamentino un sito lento, non aggiornato, con evidenti difetti grafici, o ancor peggio non più accessibile, perché trascurato nel corso del tempo: situazione non solo dannosa dal punto di vista economico ma anche della reputazione, dato che il sito Web è uno dei principali biglietti da visita, insieme alle pagine sui social, della propria attività online.
Si tratta di un argomento complesso, da valutare in base al settore di appartenenza della vostra attività, il tipo di sito (e-commerce, vetrina, blog, one-page…), e anche in relazione a quali siano le vostre esigenze e quanto siate disposti ad investire.
Proviamo dunque ad analizzare, in linea di massima, quanto costa mantenere un sito Web suddividendo le varie spese in base a tipologia e importo.

Costi Fissi per mantenere un sito Internet: Hosting e Dominio
Cominciamo dalle spese fisse minime e indispensabili per far sì che il proprio sito rimanga online: i costi da sostenere per il rinnovo dell’hosting e del dominio.
Facendola breve, l’hosting è lo spazio online su cui vengono archiviati tutti i dati ed i file necessari a far funzionare il sito, mentre il dominio è il nome del sito, vale a dire quello che si trova tra il “www” ed il “.com/it/eu…”. Recuperando una metafora che faceva il mio insegnate di Web Marketing possiamo immaginare il nostro sito Internet come un negozio in cui l’hosting rappresenta lo spazio fisico, mentre il dominio è l’insegna.
Hosting e Dominio sono offerti da provider specializzati: se ad esempio nella telefonia i principali provider che possiamo trovare sono Tim, Vodafone, Iliad e via dicendo, in questo caso possiamo affidarci ad aziende come Aruba, V-Hosting, Site Ground, Server Plan e molti altri.
Nella maggior parte dei casi, che tra l’altro è anche la soluzione più comoda e consigliabile, hosting e dominio si acquistano dallo stesso provider e vengono rinnovati di anno in anno. Il prezzo da pagare dipenderà dallo spazio necessario per il funzionamento, che è legato alla grandezza del sito (quante pagine e file contiene), e dal dominio (le estensioni “.com” costano generalmente di più e lo stesso sito può essere associato a più domini contemporaneamente tramite dei redirect).
Solitamente un buon hosting per un sito di medie dimensioni costa circa 40 € l’anno, con il prezzo del dominio sui 10-12 €, per un totale che si aggira dunque sui 50-60 € annuali: potremmo affermare che questa è la cifra minima che consente di mantenere online il proprio sito Internet!
In realtà ci sono dei servizi come Altervista o Ilbello che offrono un servizio gratuito di hosting e dominio anche se con forti limitazioni nello spazio disponibile, funzionalità e scelta del dominio con relativa estensione. Proprio così: teoricamente è possibile avere e mantenere un sito Internet completamente gratis, seppur a determinate condizioni.
Spese per un sito legalmente a norma: costi per Cookies e Privacy Policy
Negli ultimi anni è stata posta una crescente attenzione al tema della tutela della privacy e dati sensibili durante la navigazione su Internet. Tutto ciò ha portato all’attuale GDPR e ad una regolamentazione in materia sempre più rigida con una serie di obblighi, standard e adempimenti che i titolari del trattamento dati dei siti Web devono assicurare al pubblico.
Uno dei pilastri fondamentali per avere un sito a norma è rappresentato dalla presenza di una Cookie e Privacy Policy chiara e ben definita, che avvisi i visitatori di una o più pagine Web su come vengano trattate e conservate le loro informazioni e dati sensibili durante la navigazione.
Tutto è ulteriormente complicato nel caso di siti e-Commerce e multilingua, in cui le pagine indispensabili sulla tutela della privacy e la gestione dei cookie devono essere tradotte mantenendo un linguaggio tecnicamente corretto, e integrate da un documento che illustri nei minimi dettagli le Condizioni di Vendita, Resi sugli acquisti, e via dicendo.
Data la complessità della materia, per redigere tutti questi documenti spesso è necessario il contributo di un legale specializzato, traduttori ad hoc e altri professionisti del settore.
Una valida opzione è fornita da servizi e plugin online (come Iubenda) ad un prezzo inferiore o addirittura gratuiti nel caso il sito rimanga sotto determinate soglie o standard mensili (ad esempio il numero complessivo di pagine visitate).
Solitamente la spesa più ingente avviene all’apertura del sito, ma nel caso dei servizi online di gestione Privacy si paga una somma mensile o annuale, per non parlare di tutte quelle situazioni in cui viene aggiornata la normativa o le caratteristiche del sito, che portano alla necessità di ridefinire i vari documenti legali.
Costi per migliorare le performance di un sito: plugin a pagamento e interventi di professionisti
Internet è un contesto mutevole ed in continuo cambiamento, ragion per cui anche un buon sito Web deve essere sempre aggiornato e adattato agli standard imposti dai browser e dai motori di ricerca.
Ci sono dei CMS, ovvero gli applicativi per costruire e gestire siti Web, o alcuni plugin, vale a dire dei programmi per svolgere funzioni specifiche che interagiscono con i CMS, che sono a pagamento o hanno delle funzioni aggiuntive ad un costo extra.
Si pensi ad esempio, ricollegandosi al paragrafo precedente, ai plugin per la Privacy Policy oppure alla versione premium di Elementor, diffusissimo page builder adoperato su WordPress per costruire le pagine del sito.
Un altro investimento non indifferente ma che vale la pena considerare per mantenere un buon sito Internet, è il ricorso a professionisti, che spesso sono gli stessi che hanno sviluppato il sito, per mantenerlo aggiornato e sicuro contro hacker e malware, aggiungere nuovi contenuti, intraprendere azioni di ottimizzazione SEO per i motori di ricerca e lavori sulla velocità di caricamento delle varie pagine.
Spese per le campagne a pagamento: Ads
Ultimi ma non meno importanti sono i costi relativi al Search Engine Marketing, che si riferiscono soprattutto alle campagne di Google Ads che consentono di far apparire le pagine ed i prodotti del proprio sito in cima ai risultati di Google con degli annunci sponsorizzati a pagamento.
In questi casi, oltre ad un budget mensile destinato ad alimentare queste campagne che può variare da poche decine a migliaia di euro, viene aggiunta una spesa extra dato che spesso ci si rivolge a professionisti e agenzie di Web Marketing esperte nella consulenza e gestione di questi annunci a pagamento.
Conclusioni
Come si è visto mantenere un sito Web valido e aggiornato è un’attività, come del resto tutte quelle per far funzionare correttamente un’impresa, che richiede tempo e denaro.
Se le cose vengono fatte per bene, definendo budget e obiettivi, pianificando azioni e strategie e rivolgendosi a dei professionisti dove necessario, con il giusto impegno e con spese ponderate, i risultai e le soddisfazioni possono essere enormi.